Con mio marito, Massimo, rappresentante dell’ottava generazione della famiglia Bianchi, mi alterno alla guida di un’azienda produttrice di chiavi e macchine duplicatrici, custode di una storia imprenditoriale che risale al 1770.
Siamo competitivi sui mercati di tutto il mondo perché al sapere artigianale (profonda conoscenza del prodotto) abbiamo saputo abbinare un’innovazione continua (capacità di rispondere in tempi rapidi alle mutevoli esigenze del mercato).
Immagino la fabbrica come spazio di cultura, alla pari di un museo o di un teatro. Dove ogni giorno talento e coraggio vanno in scena per trovare la giusta combinazione. Come un regista mi adopero per favorire il cambiamento, facilitando l’incontro tra il ‘vecchio’ e il ‘nuovo’, tra il ‘senior’ e lo ‘junior’, avendo a cuore le emozioni degli uomini e delle donne che ci lavorano, più che le prestazioni professionali.
La storia secolare e i valori familiari sono ingredienti fondamentali del nostro modello di business: come il ferro che forgiamo per produrre le chiavi, essi resistono nel tempo perché sappiamo adattarli ai contesti diversi dove ci troviamo ad operare. E’ la strategia della resilienza: solo così abbiamo retto agli urti del tempo.